INNOVATION HALL: ESPERIMENTI DIGITALI CON IL FABLAB

Avete mai provato a suonare frutta e verdura fresche di stagione? Quale nota musicale potrà mai uscire da un pomodoro o da una banana? Ok, passiamo al prossimo esperimento: e se vi venisse voglia di costruire un robot utilizzando materiale povero di scarto? O magari di disegnare un gatto che se poi lo tocchi fa davvero miao? Benvenuti al FabLab Castelfranco Veneto, l’angolo più creativo, colorato e divertente che il prossimo 30 aprile troverete all’Innovation Hall in piazza Capitaniato: un luogo d’incontro e di confronto che TEDxPadova offre gratuitamente a chiunque vorrà trascorrere una giornata fianco a fianco con la tecnologia, all’insegna del divertimento e dell’apprendimento.

Laboratori digitali FabLab aperti a tutti

FabLab è un laboratorio aperto a tutti dove imparare e sperimentare tecniche e strumenti di fabbricazione digitale. Con una particolare attenzione ai ragazzi d’ogni età, dai “grandi” della materna fino agli studenti del liceo: laboratori didattici, sperimentazione, progettazione, realizzazione. «L’educazione al digitale dovrebbe essere insegnata nelle scuole al pari delle discipline sportive – puntualizza Gloria Spagnolo, cofounder di Xuni e responsabile del format Make&Play del FabLab di Castelfranco Veneto –: servirebbe un’ora di piscina e un’ora di digitale. Ma il sistema scolastico non riesce a sopperire a questa necessità educativa. E qui interveniamo noi, con i nostri corsi, per i ragazzi ovviamente, ma anche dedicati agli adulti». Così la rete dei FabLab (in grandissima espansione tutta Italia) organizza workshop di alfabetizzazione digitale. Le parole d’ordine sono Arduino, modellazione, prototipazione elettronica, internet of things, stampe in 3D.

La scommessa si chiama Innovation Hall

FabLab Castelfranco Veneto quest’anno ha deciso, come molte altre aziende innovative, di scommettere forte sull’Innovation Hall. In piazza Capitaniato porterà i suoi laboratori per i più giovani, in linea con lo slogan Let’s Play: perché è lì, tra i ragazzi, che possono crescere più solide le radici della conoscenza digitale. Il programma “Make&Play” per il 30 aprile prevede Circuiti morbidi per i bimbi dai 5 anni (come costruire un circuito elettrico con la plastilina) e Robo-Officina dagli 8 anni in su (una vera officina dove i piccoli costruiranno il loro robot partendo da materiale di recupero). Poi ci sarà spazio per sperimentare meravigliosi giochi didattici realizzati grazie alla prototipazione elettronica: dal My Makey (un pianoforte fatto con frutta e verdura, ad ogni tocco corrisponde una nota musicale) alla conoscenza di un “inchiostro conduttivo” (disegni da colorare che si illuminano o emettono suoni). Naturalmente un educatore “Make&Play” sarà a disposizione dei visitatori, grandi e piccini, per spiegare i concetti tecnico scientifici alla base dei giochi proposti. Infine, 30 ragazzi degli istituti superiori di Padova saranno i protagonisti di un Hackaton, una sfida tra gruppi a colpi di elettronica e di robotica. Una giuria Innovation Hall premierà poi il team che avrà sviluppato il progetto più interessante.

Distruggere per comprendere

Che questi giochi didattici suscitino interesse, sia nei ragazzi sia negli adulti, è cosa certa. Ma questo “stupore” riesce poi a trasformarsi in curiosità di capire “come è fatto”, e dunque diventare conoscenza? «Riesce, sì, soprattutto se la persona, poniamo il ragazzo in questo caso, viene portato nel contesto giusto dove poter smontare l’oggetto – spiega ancora Gloria Spagnolo -. E il contesto giusto è, ad esempio, un FabLab. Perché non basta giocare, non basta ricevere nozioni: bisogna coltivare una sana curiosità distruttiva. Per capire com’è fatto un oggetto bisogna smontarlo, per poi farlo funzionare rimontandolo anche in un altro modo. Ma vedendo cosa c’è dentro, cosa c’è dietro. Lì diventa conoscenza». A tal punto formativi questi laboratori da aver spinto FabLab Castelfranco a stringere accordi con la rete BAM (Biblioteche dell’Area del Montebellunese) e con diversi centri estivi per realizzare corsi mirati di educazione digitale. Si gioca, si studia, si apprende con un sorriso: è questa la vera essenza del Let’s Play.