Atti di resilienza: dalle parole dello storico Alessandro Barbero ai concerti in live streaming
Alessandro Barbero, storico e accademico italiano, in uno dei suoi ultimi interventi all’Università del Piemonte Orientale racconta le epidemie del passato. Nella descrizione aggiunge un personale commento sui concetti di resilienza e di rinascita che caratterizzano il genere umano a seguito di questi periodi.
“La storia dell’umanità è attraversata da momenti in cui le pandemie rappresentano una minaccia reale, ed è anche vero che l’umanità ne è sempre venuta fuori… e non è solo per il caso o perché le pandemie finiscono. L’umanità ne è venuta fuori perché ha saputo attrezzarsi e inventarsi delle contromisure”
L’anno appena trascorso ha modificato moltissimo il nostro modo di vivere: dall’utilizzo di dispositivi di protezione individuali per uscire di casa, al cambiamento del panorama industriale ed economico. Molte imprese hanno dovuto purtroppo chiudere, altre reindirizzare la propria produzione e anche il mondo dello spettacolo è stato costretto a limitazioni, pur cercando di restare attivo e vivace nonostante le difficoltà.
Si è trovato un modo alternativo di cantare, ballare e suonare.
I ritrovi sui balconi con cori improvvisati o veri e propri dj set hanno caratterizzato tutta la primavera. Un esempio lo sono state le dirette via social di Fedez a Milano o del frontman dei Negramaro nella capitale.
Come qualsiasi altro settore, però, anche quello musicale nel corso dei mesi ha dovuto fare i conti con un mondo diverso: l’idea di fare levatacce per poter prendere il posto migliore in prima fila in uno stadio, rivivere quei momenti di felicità e di ‘elettricità condivisa’ (definiti dal sociologo Émile Durkheim come “effervescenza collettiva”), o, ancora, la possibilità di scatenarsi nel bel mezzo di una folla di sconosciuti, ha dovuto far spazio a un nuovo modo di fare e di vivere la musica live. L’idea geniale – si può dire la vera innovazione – è quella di cercare di adattarsi a una situazione al di fuori del proprio controllo ‘contrapponendo’ alla modalità classica, un’alternativa non proprio ‘rivoluzionaria’: i concerti in streaming.
Nulla di più vecchio e già visto, ma in un momento storico pieno di incertezze e paura non si poteva fare molto di più. In ogni caso, la soluzione indicata ha permesso comunque – seppur in misura minore – di tornare a lavorare, sia sul palco che dietro le quinte offrendo al pubblico contenuti di qualità e la ripresa degli spettacoli dal vivo. Spesso i ricavi delle vendite dei biglietti sono andate in beneficenza. Un esempio ne è il concerto di Mika, i cui proventi (10 euro a biglietto) sono stati trasferiti e donati all’emergenza che ha colpito Beirut – capitale del Libano – ad agosto.
Anche l’industria musicale italiana ha deciso di tornare, in sicurezza, a far emozionare dall’alto da un palcoscenico il proprio pubblico.
A settembre, oltre 40 artisti dello stivale hanno partecipato all’evento Heroes, Il futuro inizia adesso: uno spettacolo per omaggiare e ringraziare il personale medico impegnato durante questa pandemia e i cui ricavi sono andati ai lavoratori dello spettacolo. Sempre a favore della stessa causa, a novembre è stato trasmesso via YouTube il concerto Dream Hit, The Social Concert, tramite il quale “Scena Unita” – un’iniziativa a sostegno dei lavoratori del mondo dello spettacolo creata dal rapper Fedez – ha potuto raccogliere ulteriori donazioni.
Le numerose limitazioni dell’ultimo anno, hanno costretto moltissimi lavoratori a reinventarsi ma, allo stesso tempo, ha anche permesso di trovare nuove opportunità e strategie per superare le difficoltà.
‘Un aspetto positivo’ di tutte queste paure e restrizioni è l’aver scoperto un diverso modo di intrattenersi, senza rinunciare ad alcune delle attività della vita pre pandemia. Forse tutti questi cambiamenti potrebbero in realtà portare, in un futuro non così troppo lontano, a nuovi modus operandi e a un nuovo modo di partecipare agli eventi musicali e concerti. Potrebbe diventare un’alternativa (o magari un’integrazione alla musica live), assistere a un concerto a un prezzo ridotto e nella comodità del proprio divano. Si potrebbe eliminare o, in ogni caso offrire un’alternativa, alle difficoltà di spostamento tra paesi e aumentare la diffusione di contenuti musicali nazionali.
Dopotutto, la tenacia e la resilienza insite nell’essere umano sono l’unica chiave per la reale comprensione delle difficoltà.